L' Istrituzione Dječji vrtići Petar Pan Vodnjan - Scuole dell' infanzia Petar Pan Dignano organizza e realizza programmi per l' educazione e istruzione prescolare nella sede centrale di Dignano sono dislocate sei sezioni: due sezioni di asilo nido, due sezioni con lingua d' insegnamento croata e due sezioni con lingua d' insegnamento italiana. Nella sezione periferica di Gellesano ci sono tre sezioni: una sezione di asilo nido, una sezioni con lingua d' insegnamento croata e una sezioni con lingua d' insegnamento italiana. Presso la sezione periferica di Peroi opera una sezione di asilo nido e una sezione con lingua d' insegnamento croata. La sede dell' amministrazione dell' Istituzione e' situata nella casa centrale di Dignano, S. Rocco 17. Annualmente circa 200 bambini frequentano le nostre sezioni seguiti da 27 operatori preofessionali (25 educatrici, la pedagogista e la dirigente sanitaria). L' istituzione organizza e realizza l' educazione e l' istruzione dei bambini nella fascia d' eta' che va da un anno compiuto fino alla frequentazione della scuola elementare. Il fondatore e proprietario dell' istituzione e' la Citta' di Dignano.
Svaki dan,
Svaki dan,
Svaki dan
Idem u vrtić radostan.
Svako jutro,
Svako jutro,
Svaki dan
Moj je vrtić Petar Pan.Ogni di,
Ogni di,
Ogni di
Siamo felici di star qui.
Con gli amici,
Con gli amici,
Noi giochiamo
Nel' asilo Petar Pan.
Presso la S.I. di Dignano, sede centrale, operano le seguenti sezioni:
Presso la sezione periferica di Gallesano operano le seguenti sezioni:
Presso la sezione periferica di Peroi opera la seguente sezione:
Il programma di tutela sanitaria dei bambini, di igiene e di alimentazione corretta, viene realizzato in conformità con gli Orientamenti programmatici del Ministero della salute della Repubblica di Croazia. Attraverso attività specifiche dell'area di educazione sanitaria, stimoliamo i bambini già dalla tenera età ad assumere un rapporto positivo verso la salute, l'alimentazione e l'igiene, nonchè verso tutti i fattori che direttamente o indirettamente, possono incidere sullo sviluppo psico-fisico del bambino.
L' INFLUENZA
L’influenza è un’infezione respiratoria causata da virus; la trasmissione avviene attraverso piccole goccioline espulse nell’aria da pazienti infetti, che possono essere inalate direttamente attraverso bocca/naso, oppure essere portate a contatto di una mucosa con le mani, dopo aver toccato una superficie contaminata. La maggior parte dei pazienti si riprende entro pochi giorni/settimane, i pazienti a rischio possono sviluppare complicanze a seni paranasali, orecchie, tratto respiratorio e addirittura a cuore e cervello.
I sintomi dell’influenza compaiono improvvisamente e sono più severi rispetto al raffreddore; si presenta anch’essa come malattia respiratoria acuta ma, dopo un periodo di incubazione di circa 2 giorni, il paziente manifesta la brusca comparsa di
• febbre alta,
• brividi,
• mal di testa
• e dolori muscolari.
• tosse
• e mal di gola.
La maggior parte delle persone colpite recupera completamente nel giro di 7-10 giorni, ma possibilmente dovrebbe restare in casa per ridurre il rischio di diffusione del virus.
Il modo principale per evitare il contagio è ricorrere alla vaccinazione antinfluenzale, ma anche una buona igiene è di grande importanza: un accurato e frequente lavaggio delle mani può concretamente ridurre il rischio di trasmissione.
Sintomi
I sintomi principali dell’influenza, peraltro comuni a diverse altre patologie da raffreddamento, sono:
• febbre,
• mal di testa,
• stato di malessere generale,
• tosse,
• raffreddore,
• dolori muscolari,
• nausea,
• vomito e diarrea (soprattutto nei bambini).
Influenza nei bambini
Nei bambini l’influenza si manifesta più rapidamente di un raffreddore e con sintomi più severi. I bambini con il raffreddore hanno di solito abbastanza energia per continuare a giocare e portare avanti le loro attività quotidiane mentre con l’influenza, in genere, preferiscono stare a letto.
I sintomi influenzali tipici sono:
• febbre improvvisa,
• brividi e tremori,
• cefalea,
• dolori muscolari,
• fatica estrema,
• tosse secca e mal di gola,
• perdita di appetito.
I bambini contagiati possono avere quindi gli stessi sintomi di un adulto, ma ci possono essere differenze:
• Neonati e lattanti possono avere inspiegabili febbri molto alte, senza altri segni di malattia.
• I bambini piccoli in genere hanno temperature sopra 39,5°C e possono avere convulsioni.
• Fastidi e dolori gastrici, vomito e diarrea sono frequenti nei bambini più piccoli.
• Sono anche frequenti dolore alle orecchie e occhi rossi.
• In alcuni casi, braccia e gambe possono essere estremamente dolenti per l’infiammazione muscolare.
Complicazioni
La maggior parte dei soggetti in giovane età in salute guarisce dall’influenza senza alcuna conseguenza. Febbre e dolori muscolari in genere durano solo 2 – 4 giorni, ma la tosse e la stanchezza possono protrarsi per 1 – 2 settimane o più.
Nei bambini più piccoli l’influenza può causare
• croup (un’infezione della gola e delle corde vocali che causa raucedine, tosse canina, respiro rumoroso),
• polmonite (infezione dei polmoni),
• bronchiolite (infezione delle piccole vie aeree che portano ai polmoni, con conseguenti sibili e difficoltà respiratorie).
L’influenza può indebolire il sistema immunitario, favorendo infezioni batteriche di
• orecchie (otite),
• polmoni (polmonite)
• o seni paranasali (sinusite).
Ricorrere al medico se…
Consultare il medico o portare al pronto soccorso il bambino con 6 mesi o più se:
• respira rapidamente o sembra respirare con difficoltà,
• ha dolore toracico o tossisce materiale (denso o liquido) sanguinolento,
• tossisce così tanto da soffocare o vomitare,
• beve molto poco e non urina almeno ogni 6 ore quando sveglio,
• vomita per più di 4 ore o ha tanta diarrea,
• è molto più assonnato del solito, non mangia e non gioca, è lamentoso e inconsolabile,
• non migliora entro 5 giorni e continua ad avere febbre, oppure dopo essere migliorato sviluppa improvvisamente una nuova febbre, o mostra segni dell’influenza e soffre di una grave malattia cronica.
Cura e terapia per i bambini
1. Mettere il bambino più a suo agio possibile. Proporgli spesso da bere e piccoli pasti nutrienti.
2. Se ha la febbre, vestirlo con abiti leggeri e mantenere la temperatura ambiente intorno a 20°C.
3. Per ridurre la sofferenza, i dolori o la febbre, se superiore a 38,5°C, usare il paracetamolo. L’ibuprofene può essere somministrato a bambini con più di 6 mesi. A meno di indicazioni mediche diverse, somministrare la dose raccomandata sulla confezione ogni 4 ore fino a riduzione della temperatura. Non somministrare acido acetilsalicilico (aspirina), o composti che lo contengono, a bambini e adolescenti con il raffreddore perché può determinare danni cerebrali ed epatici (sindrome di Reye).
4. Non dare farmaci da banco per la tosse o per il raffreddore a bambini sotto i 6 anni di età a meno di prescrizione medica.
5. Chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di somministrare farmaci da banco a bambini o a individui in cura con altre medicine o affetti da malattie croniche.
6. Leggere attentamente le istruzioni a corredo della confezione. Non aumentare la dose rispetto a quanto raccomandato.
7. La tosse aiuta a eliminare il muco dal torace.
8. Gargarismi con acqua tiepida aiuteranno a ridurre il mal di gola. Nei bambini di almeno 3 anni in grado di succhiare caramelle dure senza strozzarsi si possono usare caramelle dure senza zucchero o pastiglie a base di miele, erbe o pectina.
Trasmissione
I malati di influenza possono contagiare gli altri nel raggio di circa 2 metri. Molti esperti ritengono che i virus dell’influenza si diffondano principalmente tramite le goccioline di saliva emesse tossendo, starnutendo o parlando. Queste goccioline possono arrivare in bocca o nel naso di individui vicini o essere eventualmente inalate nei polmoni.
Per evitare il contagio, si dovrebbe stare lontano dagli ammalati e stare a casa se colpiti in prima persona. È importante anche lavarsi le mani spesso con acqua e sapone. Se acqua e sapone non sono disponibili, si possono usare salviettine a base di alcool. Biancheria, posate e piatti degli ammalati non dovranno essere condivisi senza averli prima lavati con attenzione. Inoltre, superfici di casa, lavoro e scuola, toccate spesso, dovranno essere pulite e disinfettate, specie in presenza di ammalati.
La maggior parte degli adulti sani può trasmettere l’influenza dal giorno prima della comparsa dei sintomi fino a 5-7 giorni dopo. I bambini possono trasmettere il virus per più di 7 giorni.
I sintomi iniziano 1-4 giorni dopo l’ingresso nel corpo del virus. Ciò significa che si può essere contagiosi prima di sapere di essersi ammalati, nonché durante il decorso. Alcuni possono infettarsi ma non sviluppare sintomi. In tale periodo, possono però trasmettere il virus ad altri.
I virus resistono particolarmente bene anche nell’ambiente e la trasmissione è facilitata da ambienti affollati, situazioni di bassa temperatura ed alta umidità.